Month: March 2017

Parlamento: mozione per utilizzo della blockchain nella PA

L’Onorevole Baldassarre Marco  ha depositato alla Camera la Mozione 1/01564 del 29.03.2017 in cui richiede che il Governo si impegni:

4) a creare un gruppo di lavoro, coinvolgendo l’Agenzia per l’Italia digitale, l’Istituto nazionale della previdenza sociale e le start-up che si occupano di blockchain, per focalizzare ed approfondire le possibilità applicative di questa tecnologia per la pubblica amministrazione, in particolare per la tracciabilità delle erogazioni dei sussidi per la disoccupazione e per una maggiore trasparenza;

Auspichiamo che il Parlamento ed il Governo colgano questa occasione per intraprendere una strada innovativa, sfruttando le particolarità uniche derivanti dal protocollo Bitcoin/blockchain.

http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=1-01564&ramo=C&leg=17

Mozione 1-01564
presentato da
BALDASSARRE Marco
testo di
Mercoledì 29 marzo 2017, seduta n. 769

La Camera,
premesso che:
è sempre più forte la necessità di riformare e di rendere più efficienti i centri per l’impiego, i cui servizi sono carenti e spesso non idonei a contrastare l’attuale grave crisi economica e occupazionale e le ragioni della scarsa efficienza di tali enti pubblici si comprendono analizzando i dati relativi alle prestazioni minime che dovrebbero essere garantite al disoccupato che dichiari di essere immediatamente disponibile al lavoro, così come stabilito dal decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181;
la percentuale di centri per, l’impiego in grado di svolgere le funzioni di orientamento e diagnostica dell’utente, promozione di misure per l’inserimento lavorativo, rinvio dell’utenza alla formazione… professionale, è pari al 77,3 per cento del totale e ciò è di per sé stesso indicativo, senza necessità di entrare nel merito di come tali funzioni siano svolte, ma la quota dei centri che erogano tali servizi nei tempi previsti dalla normativa si riduce al 48,7 per cento e scende addirittura al 24,2 per cento, ma con profonde differenze territoriali (34 per cento nel centro-nord e 10 per cento nel Mezzogiorno), se si prendono in considerazione fattori legati alla gestione delle informazioni, ossia agli strumenti essenziali per lo sviluppo delle prestazioni personalizzate previste dalla normativa vigente quali: l’adozione della nuova scheda anagrafico-professionale, l’adozione del sistema delle comunicazioni obbligatorie per aggiornare le informazioni sul lavoratore, nonché il trasferimento delle informazioni a un qualsiasi servizio per l’impiego per via telematica;
è un dato di fatto che le criticità rilevate nelle procedure dei centri per l’impiego dipendono, in particolare, dall’assenza di idonei standard minimi di prestazione dei servizi, nonché dalla mancanza di una chiara definizione delle competenze che il personale deve possedere per erogare servizi orientati alla persona, che deve essere sostenuta nelle difficili e diverse fasi di transizione del proprio percorso professionale e lavorativo;
l’attività cardine dei servizi pubblici per l’impiego è quella di comporre e gestire un insieme di sistemi e di procedure destinati al supporto e all’orientamento al lavoro, che devono essere in grado di supportare adeguatamente i molteplici passaggi caratterizzanti la vita professionale degli individui e di realizzare progressivamente una flessibilità del mercato, attraverso la fornitura personalizzata di servizi miranti a ridurre il più possibile il tempo di permanenza delle persone nella rischiosa condizione di inattività e di esposizione al lavoro sommerso. Tali attività devono essere svolte esclusivamente da personale in possesso di idonee competenze,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative per favorire una maggiore formazione del personale dei centri per l’impiego ed aumentare il numero dei centri sparsi sul territorio nazionale, concentrando su di essi le politiche attive del lavoro;
2) a porre in essere iniziative volte a riattivare il pieno turnover per i dipendenti pubblici in modo da ringiovanire l’età media dei dipendenti della pubblica amministrazione, anche in funzione delle procedure telematiche sempre più presenti nel sistema;
3) ad aumentare la dotazione di materiale e di strumenti necessari dei centri per l’impiego per permettere ai dipendenti di poter svolgere la propria mansione, eliminando i disagi che subiscono tuttora gli utenti che si rivolgono ai suddetti centri nella speranza di poter trovare un’occupazione;
4) a creare un gruppo di lavoro, coinvolgendo l’Agenzia per l’Italia digitale, l’Istituto nazionale della previdenza sociale e le start-up che si occupano di blockchain, per focalizzare ed approfondire le possibilità applicative di questa tecnologia per la pubblica amministrazione, in particolare per la tracciabilità delle erogazioni dei sussidi per la disoccupazione e per una maggiore trasparenza;
5) ad assumere iniziative per aumentare le risorse per il fondo per le politiche attive del lavoro in base al numero dei potenziali beneficiari che ne dovranno usufruire.
(1-01564)

Convegno c/o Ordine degli Avvocati di Milano, 23 Marzo 2017.

Il 23 Marzo 2017, la Fondazione Forense di Milano (Ordine degli Avvocati di Milano) ha organizzato un convegno su E-commerce e cripto-valute: aspetti teorici e pratici c/o il Tribunale di Milano (locandina).

Le Relazioni sono state svolte dall’Avv. Giovanna Oddo (Foro di Milano) su: “E-Commerce: riferimenti normativi ed aspetti fiscali“, dall’Avv. Valerio Vertua (Foro di Milano) “Le cripto-valute: riferimenti normativi e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate” e da Stefano Capaccioli (Dottore Commercialista in Arezzo) su “E-commerce e cripto-valute: aspetti pratici“.

Ringrazio l’Ordine degli Avvocati di Milano e la Commissione Giustizia Tributaria dello stesso ordine per l’organizzazione e, in particolare, sono onorato di aver potuto rappresentare alcuni spunti derivanti dai miei studi di fronte a tale uditorio.

 

Coinspace sospesa da CONSOB.

La CONSOB, con Delibera n. 19866 del 01.02.2017, ha sospeso in via cautelare l’attività pubblicitaria relativa all’offerta al pubblico promossa dalla Coinspace Ltd. avente ad oggetto “pacchetti di estrazione di criptovalute”.

La decisione prende spunto dalle informazioni rilevate sui vari siti promozionali da cui emerge come i “pacchetti di estrazione di criptovalute” proposti sembrano possedere le caratteristiche di un prodotto finanziario sub specie di investimento di natura finanziaria.

L’investimento di natura finanziaria necessita la compresenza di:

(i) un impiego di capitale;
(ii) un’aspettativa di rendimento di natura finanziaria;
(iii) l’assunzione di un rischio connesso all’impiego di capitale;

La CONSOB, rilevando che essendo il sito in lingua italiana possa essere rivolto a risparmiatori italiani e non avendo alcun prospetto informativo, conclude l’esistenza di fondato sospetto circa lo svolgimento di un’attività pubblicitaria relativa all’offerta al pubblico di prodotti finanziari in violazione del TUF (decreto legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998) sospendendo l’attività del sito.

Il provvedimento non entra nel merito di S-Coin, ma sottolinea che gli schemi di investimento devono avere determinate caratteristiche (indipendentemente dal sottostante). La comunicazione e l’offerta al pubblico costituiscono il successivo discrimine per integrare l’attività promozionale di prodotti finanziari.

Le autorità italiane continuano nell’attività di contrasto di fenomeni potenzialmente rischiosi (qui la sospensione della promozione di OneCoin da parte dell’AGCM), come del resto sono tutte le valute virtuali centralizzate (qui un mio articolo).

Bitcoin ed economia sommersa.

INTERVISTA di Simona Macellari, Associate Partner, The Innovation Group a Stefano Capaccioli, Dottore commercialista e fondatore Studio Capaccioli

Le ultime notizie di stampa riguardo il bitcoin sembrano bipolari, toccando i due estremi. Lo sviluppo del FinTech (Financial Technology) indica bitcoin e blockchain come motori di progresso e sviluppo (ultimo esempio lo studio del Servizio di Ricerca del Parlamento Europeo “How blockchain technology could change our lives”), mentre da troppe parti si sostiene che bitcoin è la moneta degli  evasori, riciclatori e bande di criminali che vogliono spostare capitali illeciti senza lasciare traccia, odore o impronta. […].

Continua su:  http://www.theinnovationgroup.it/newsletter-hidden/bitcoin-ed-economia-sommersa-ne-parlato-stefano-capaccioli/?lang=it

Money Transfer: Garante privacy, 11 mln di multa a cinque società per uso illecito di dati

Il Garante della privacy ha multato cinque società per uso illecito di dati: leggendo i provvedimenti emerge come il comportamento sanzionato vada ben oltre la violazione della normativa di protezione dei dati personali.

Difatti, nell’esercizio dell’attività di Money Transfer, pare che, per impedire la riconducibilità delle disponibilità finanziarie ai reali titolari, dette società abbiano fatto ricorso alla tecnica del frazionamento, dividendo le somme di denaro in più operazioni sotto la soglia prevista dalla normativa antiriciclaggio e attribuendo i trasferimenti di denaro a oltre mille soggetti differenti dai reali mittenti, e quindi senza acquisire il loro consenso al trattamento dei dati.

Detta notizia impone una riflessione sugli schemi antiriciclaggio, sugli obblighi che la stessa normativa genera e principalmente sull’utilità di tali regole.

La normativa genera volume di costi di compliance per tutte le attività, costi che costituiscono l’esternalizzazione della funzione pubblica di controllo a fini di (i) prevenire e (ii) contrastare i fenomeni di riciclaggio di denato.

La semplicità con cui le imprese sanzionate hanno aggirato i controlli (e non vorrei che fosse la punta di un iceberg) getta una fosca luce sull’analisi costi benefici di tale normativa che, pur partendo da nobili fini, rischia di tradursi in un aumento di costi di compliance per le imprese corrette, rendendo ancora più competitive le imprese che tali obblighi aggirano.

La distorsione di mercato, in tale caso, non verrebbe ridotta (come auspicato dalla normativa) bensì ulteriormente aumentata, a detrimento della legalità.

Stefano Capaccioli

http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/6072330

Ancora presto per ETF su bitcoin.

La SEC ha comunicato la non approvazione dell’ETF su bitcoin, con ordine del 10 marzo 2017 (Release No. 34-80206; File No. SR-BatsBZX-2016-30) in cui sono presenti anche  le motivazioni, che risultano interessanti.

Ad avviso della SEC, l’assenza di mercati regolamentati espone le quotazioni di bitcoin a rischi di manipolazione ed a comportamenti fraudolenti, che si ripercuoterebbero sulla valutazione dell’ETF.

L’aspetto sorprendente che tale critica è rivolta principalmente all’Exchanger Gemini, primo autorizzato sotto la BitLicense da parte del NYDFS (New York), con conseguenti evidenti dubbi dell’utilità di tale  regolamentazione.

La proposta considerava bitcoin come commodity (conformemente al pensiero della CFTC) con emissioni di titoli per superare le difficoltà per l’investitore di detenere autonomamente bitcoin.

La SEC ha analizzato l’ETF proposto con gli stessi metodi usati per altri Exchange Traded Products, rilevando come il rischio di manipolazione dei prezzi  (anche per assenza di sistema di sorveglianza in grado di individuare e denunciare comportamenti “anomali”) determini la difficoltà di protezione degli investitori e del mercato.

Il prezzo di mercato fuori dagli Stati Uniti soffre delle stesse criticità con l’ulteriore fragilità che l’Exchanger Gemini ha un impatto poco rilevante a livello mondiale.

L’ulteriore assenza di mercati per i future sui bitcoin e le forti differenze tra i mercati, nonché la fase iniziale dello sviluppo del bitcoin conducono la SEC a negare la approvazione dell’ETF in questa fase.

 

Bitcoin, innovazione in Provincia Autonoma di Trento.

COINLEX.

Il Consigliere della Provincia Autonoma di Trento, Alessio Manica (Capogruppo provinciale e regionale del Partito Democratico) ha depositato una PROPOSTA DI MOZIONE N. 542/XV per la Promozione dell’uso di bitcoin in Trentino.

Il Testo è il seguente:

Proposta mozione n. 542

Promozione dell’uso di bitcoin in Trentino

Blockchain e Bitcoin sono tecnologie ad accesso aperto che permettono di eseguire e memorizzare transazioni, anche non monetarie, in maniera sicura ed inalterabile. La tecnologia nota come Blockchain, cioè il consenso di rete distribuito che realizza un database permanente e inalterabile è stata pubblicata nel 2008 allo scopo di creare il bitcoin, la prima e più diffusa cripto moneta esistente.

Bitcoin è la prima moneta digitale decentralizzata, valuta digitale che si può trasferire via internet.

Rispetto alle monete classiche, Bitcoin offre diversi vantaggi: possono essere trasferiti direttamente da persona a persona via internet senza bisogno di passare attraverso una banca o altra…

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