Month: September 2015

EBF Call of regulation

 

 

Le settimane scorse l’European Banking Federation – EBF (il gruppo più importante nel vecchio continente che rappresenta più di 4500 banche commerciali) ha pubblicato un Documento indicando la propria visione del futuro digitale sul rinnovamento del sistema bancario.

Nelle proposte inserite nel documento ci sono delle raccomandazioni alle autorità pubbliche riguardanti il bitcoin e la Blockchain.
Ovviamente, l’auspicio dell’EBF è quello di regolamentare queste nuove tecnologie attraverso un quadro normativo completo che includa anche le leggi antiriciclaggio.

L’EBF poi si esprime positivamente sull’innovazione rappresentata dalla criptovaluta, esaltandone le caratteristiche di velocità di trasferimento delle transazioni ed il costo inferiore al sistema ora in uso.

Lo Stato della California disattiva la proposta di legge su bitcoin

 

 

Nello Stato della California, il disegno di legge AB-1326 (https://leginfo.legislature.ca.gov/faces/billHistoryClient.xhtml?bill_id=201520160AB1326) scritto da Matt Dababneh è stato disattivato il 9 settembre scorso dal Senatore Mitchell.

Secondo le regole dello Stato della California (http://www.leginfo.ca.gov/glossary.html) , il disegno di legge è ora “dormiente o morto”, ma potenzialmente può essere riattivato dal suo promotore in una data successiva (4 Gennaio 2016).

Colin Gallagher, presidente del comitato per l’istruzione Bitcoin Foundation, ha commentato (https://www.notehub.org/2015/9/16/help-defeat-californias-proposed-version) lo stato del disegno di legge: “Si tratta di una vittoria che dovremmo festeggiare. Alla California non dovrebbe essere permesso di cadere negli stessi errori che hanno gettato New York in una era della pietra della finanza, e ci meritiamo la libertà di essere innovatori (senza subire sanzioni dallo Stato) sia nella realizzazione di nuovi sistemi decentrati così come nelle nostre azioni quotidiane e nelle esplorazioni di nuovi sistemi. Se questa legge fosse stata approvata dal Governatore, avrebbe criminalizzato le start-up e tutti gli utenti che usano la moneta virtuale, oltre a rendere i requisiti di autorizzazione molto oppressivi”.

Tuttavia il disegno di legge di Dababneh ha avuto anche dei sostenitori come Jerry Brito ( https://coincenter.org/2015/07/letter-of-support-re-ab-1326-to-california-state-senate/) che auspica di creare un regime di licenze intelligente per il business della cripto valuta.

Commonwealth call of regulation

 

Gli Stati appartenenti al Commonwealth si sono riuniti a Londra un mese fa per fare una conferenza sulla criptovaluta Bitcoin.

Al termine dei lavori sono emerse due principali motivazioni rivolte ai Governi del Commonwealth.

La prima è quella di emanare una regolamentazione per affrontare i rischi associati alle valute digitali senza però frenarne l’innovazione;

la seconda è quella di fornire l’adeguata preparazione sull’argomento a vari soggetti quali agenti delle forze dell’ordine, procuratori, giudici, autorità di regolamentazione e del settore finanziario.

 

http://www.scribd.com/doc/276481088/Conclusions-from-the-Commonwealth-Virtual-Currencies-Working-Group-Three-Day-Event

Il Governo Britannico studia usi pratici della tecnologia Blockchain

Il Governo britannico (come ha già fatto lo Stato del Vermont https://coinlexit.wordpress.com/2015/08/24/vermont-allo-studio-la-blockchain-di-stato/) sta esplorando l’uso della tecnologia blockchain nel tentativo di migliorare la trasparenza e la correttezza della sua tenuta registri.

In un post sul blog del Servizio Digitale Governativo (https://gds.blog.gov.uk/2015/09/01/registers-authoritative-lists-you-can-trust/), il responsabile tecnico del progetto, Paul Downey (https://uk.linkedin.com/in/pdowney), dichiara che i registri online usati in passato potranno essere migliorati grazie all’uso della tecnologia Blockchain.

Egli inoltre afferma: “il registro perfetto dovrebbe essere in grado di dimostrare che i dati non sono stati manomessi e dovrebbe archiviare una cronologia delle modifiche che sono state fatte, oltre a essere aperta a un controllo indipendente“. Il team dell’ufficio da lui diretto ha già realizzato un prototipo di base del funzionamento del servizio.

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Un portavoce dell’ UK Digital Currency Association (https://www.ukdca.org/) ha lodato l’iniziativa del Governo di esplorare nuove prospettive tecnologiche.

Egli dichiara: “non c’è modo migliore per fornire un registro pubblico che attraverso la tecnologia blockchain. Questa può essere usata per registrare in modo trasparente elenchi pubblici di dati, dal catasto ai proprietari di pub con licenza“.

Inoltre dichiara: “Nel mondo in via di sviluppo, la blockchain è una necessità per regolarizzare titoli e proprietà; nei paesi sviluppati, è tutta una questione di efficienza e facilità di accesso“.

Registers: authoritative lists you can trust

Deputato brasiliano convoca audizione pubblica per legislazione su bitcoin

Con la richiesta N. 62/2015, il deputato Manoel Junior del parlamento brasiliano chiede alle autorità competenti (Banco Central do Brasil, l’Agenzia delle Entrate Federale, la Commissione sulla Borsa e il Consiglio per le attività di controllo finanziario) che si possa tenere una audizione pubblica sul Bitcoin. Verrà chiamato come esperto ad illustrare il fenomeno Bitcoin il signor Francisco Rocelo Bezerra Lopes, CEO di CoinBR.
Il deputato Manoel Junior ritiene importante che il Governo del Brasile abbia conoscenza di questo argomento in quanto potrebbe essere oggetto di una futura regolamentazione.

http://www.camara.gov.br/proposicoesWeb/prop_mostrarintegra?codteor=1347077&filename=REQ+62%2F2015+CFT

Pareri sulle criptovalute da parte della Banca d’Inghilterra

Durante un workshop intitolato “Old Money, New Money”, Andy Haldane capo economista e direttore esecutivo di Analisi monetaria e statistica della Banca d’Inghilterra, ha descritto il funzionamento generale delle criptovalute e di come potranno rivoluzionare il sistema finanziario ed il sistema bancario tradizionale. Secondo alcune previsioni tra cinque anni la percentuale di persone nel mondo che possederanno uno smartphone sarà del 80%, sarà quindi molto probabile che esse decidano di utilizzare bitcoin e di memorizzarli nel proprio smartphone.

 

Click to access ah0515.pdf

Vuoi usare i bitcoin? Ecco cosa ne pensa il Fisco in Italia e in Europa

La natura dirompente delle criptovalute, tra le quali il bitcoin, innesca una serie di interrogativi sul versante tributario per l’imprenditore che intende usarle nella propria impresa. Alcuni Paesi, tra i quali Stati Uniti, Canada, Francia, Regno Unito e Australia, hanno realizzato studi e riflessioni multidisciplinari sottolineandone l’utilità e la portata innovativa e le rispettive Autorità Tributarie hanno già dato indicazioni operative. (…)

Di Massimo Chiriatti

da http://www.econopoly.ilsole24ore.com/2015/09/01/vuoi-usare-i-bitcoin-ecco-cosa-ne-pensa-il-fisco-in-italia-e-in-europa/?uuid=b4hM5iSm